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Alcuni ascolti

El Grillo è buon Cantor

Josquin Desprez (1440 – 1521) fu compositore appartenente alla scuola fiamminga. Viaggiò moltissimo lavorando in diverse città: nel 1459 era a Milano come cantore nella cappella del duomo; in seguito visse a Roma, Ferrara e Parigi. Si dedicò alla composizione di musica sacra e profana.

El grillo è un buon cantore, composizione appartenente al repertorio frottolistico.

La frottola è una composizione poetico-musicale di argomento profano, inizialmente monodica e successivamente musicata a quattro voci. Generalmente breve, la frottola narra argomenti leggeri o sentimentali. 

fonte :http://blogdelsuono.weebly.com/blog-di-classe/ascolto-e-analisi-la-frottola

El grillo, el grillo è buon cantore
Che tiene longo verso
Dalle (dalle) beve (beve) grillo (grillo) canta (canta)
Dalle dalle, beve beve, grillo grilo, canta

El grillo, el grillo è buon cantore
Ma non fa come gli altri uccelli
Come li han cantato un poco

Quando la maggior el caldo
Alhor canta sol per amore
El grillo, el grillo è buon cantore
Che tiene longo verso

Dalle (dalle) beve (beve) ts-tss (ts-tss) ts-tss (ts-tss)
Dalle dalle, beve beve, grillo grilo, canta

El grillo, el grillo è buon cantore
Van de fatto in altro loco
Sempre el grillo sta pur saldo
Quando la maggior el caldo
Alhor canta sol per amore

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Zefiro torna e di soavi accenti

Madrigale di Claudio Monteverdi (1567-1643)

Il madrigale è una composizione polifonica di solito a cinque voci in cui la musica
cambia da strofa a strofa seguendo strettamente il testo (di argomento profano) con i cosiddetti madrigalismi

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Or che ‘l ciel et la terra e ‘l vento tace

et le fere e gli augelli il sonno affiena,

Notte il carro stellato in giro mena

et nel suo letto il mar senz’onda giace,

veggio, penso, ardo, piango; et chi mi sface

sempre m’è inanzi per mia dolce pena:

guerra è ‘l mio stato, d’ira et di duol piena,

et sol di lei pensando ò qualche pace.

Così sol d’una chiara fonte viva

move ‘l dolce et l’amaro ond’io mi pasco;

una man sola mi risana et punge;

e perché ‘l mio martir non giunga a riva,

mille volte il dì moro et mille nasco,

tanto da la salute mia son lunge.